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FRONTIERA Ritratti
di morti quando erano vivi | |
novembre 1997 a cura di Luisella
d'Alessandro e Janus fondazione italiana per la fotografia - Torino
video Marino Bronzino matita su carta 20 X 15 cm
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Non ho mai avuto paura dei morti, ne
temuto la morte. L'aspetto, anzi, con ansia come si aspettano i diciotto anni.
Con curiosità, piena di aspettative e consapevole che sarà, comunque,
tutto completamente diverso. Non ho mai pensato alla morte come alla fine della
vita e tutti i morti che ho conosciuto da vivi, li sento presenti. Ho sempre sofferto
di più l'assenza dei vivi. In un libro illustrato di fiabe di Andersen,
che leggevo da piccola, c'era un 'immagine della morte terrificante: la morte
era raffigurata come un grande insetto nero, una specie di formicona avvolta di
veli trasparenti. Ho avuto molta paura di quell'immagine e degli insetti neri,
per molti anni. Ma anche quella paura è passata. Ho cercato qui di considerare
la morte come una cosa dei vivi, che riguarda la liberazione dello spirito, più
che la degradazione della carne. Tutto quel che concerne la carne l'ho sempre
associato all'erotismo e questa non e una rappresentazione erotica. Ho ritratto
persone morte quando erano vive ed anche una sequenza di cinque pezzi che ritrae
il volto di un vivo morente. Le persone che ho ritratto sono soprattutto anziane,
poiché la morte naturale riguarda soprattutto le persone anziane. Le persone
ritratte hanno fisionomie comuni, famigliari, a sottolineare l ordinarietà
dell evento . |
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